domenica 7 gennaio 2007

anno nuovo...malinconia endemica

non sto per cominciare un pippone dei miei, non temete, o almeno non è nelle mie intenzioni.
stendo un velo su questi ultimi 3 giorni, adoro illudermi, sono la david copperfield di me stessa, ne vado fiera e sfido chiunque a provare a farmi mettere i piedi per terra. decreto inoltre l'incommentabiltà di queste prime due frasi, pena l'eliminazione a vita del contatto dalla mia magic diary.
voce fuori campo: non cel'ha fatta, ecco il solito sproloquio pseudoesistenzialista...
Sono a roma, nella mia casa finalmente vuota e sto bene. C'è chi rifugge la solitudine, poichè non ha il coraggio o la voglia di affrontarsi (e tutto ciò è piuttosto banale ma mi serve per la costruzione simmetrica di un pensiero che ancora non ho). C'è chi si trova completamente immerso in essa, la accetta come un dato, non fa nulla per allontanare o avvicinare le persone, pensa di essere irresistibilmente trasparente (nel senso di ininfluente), nulla senza se stesso ha senso, nulla intorno a se stesso ha valore (qui è la persona in questione a voler essere piuttosto banale, ma poichè, ahimè, la adoro non glielo dico). C'è chi per qualche tempo la cerca con nevrotica bramosia, finalmente al silenzio, giù la maschera, giù la paresi del sorriso, via le argomentazioni convincenti, le frasi di circostanza, le battute trash, (scriverò prima o poi qualcosa sulla terapeuticità del trash a piccole dosi) via la necessità fisica di essere amata da tutti e a tutti i costi (in questo caso, poichè mi ci rivedo, non c'è nulla di banale). Dunque sono sola, serena eppure avverto come una zavorra addosso, non è il capitone, neppure lo zampone, vi ricordo che ho vomitato tutto il pranzo di natale e che memore dell'esperienza di insana ingordigia ho cercato di mantenermi leggera per il resto delle vacanze... o forse si, pasta al forno e soppressata a pranzo...vabbè ho risolto l'arcano, scherzetto pseudoesistenzialista allora!
ciao ciao...

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