giovedì 22 febbraio 2007

.....disfatta sia....

Il voto è un diritto del cittadino in un paese democratico.
Mi rifiuto da oggi di disporne.
L'uomo può essere un animale politico quanto vuole:questa è una definizione che mai come oggi non mi si addice più. Cercherò di restarne fuori nonostante la rabbia di questo momento.
Voglio solo lasciare un'immagine che rappresenta quello che è stato (e che ancora è,ma non lo dimostrerò più) un'ideale nel mio cuore e nella mia mente.
E' stato un principio, un sogno, un'utopia come alcuni hanno detto. Mi ha spinto negli anni ad appassionarmi alle manifestazioni, agli scioperi, alla storia, ai personaggi. Alla classe operaia e al suo potenziale potere. Mi ha portato ad essere emozionata quando andavo a votare ed ansiosa a fare mattina davanti alla Tv con pronostici ed exit pool.
Qualcuno ha combattuto ed anche morto per questo ideale. Non io, ma avrei voluto.
Ha fatto anche paura ed ha fatto anche del male, ma con gli anni ha cercato di essere sempre meno estremo per nuocere di meno o per essere accettato, chissà.
Non ha funzionato. Non ha mai funzionato. Forse è davvero troppo sbagliato e deve rimanere solo un sogno e basta.
Mi sento come un vecchio partigiano che, dopo la guerra, si ritrova catapultato nella realtà di oggi e di fronte a questo schifo scuote la testa e rinuncia a tutto.
Lascerò fare agli italiani, da oggi in poi. Alla fine si sa cosa vogliono, in fondo la nostra è stata e sarà una dittatura travestita da democrazia.
Io non ne posso proprio più di ladri, bugiardi e psico-nani.
Credo che cancellerò questo post.

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