venerdì 26 ottobre 2007

processo automa(tico)

gradualmente 'scelgo' di conformarmi.
(stamattina mi sono svegliata con questo pensiero in testa e non mi va di spiegarlo)

mi va di dire, invece, che domenica torna mio cugino dall'africa, non lo vedo da più di un anno, quando è partito non l'ho salutato, non una telefonata, non una mail. in tutto questo tempo mi è capitato di rado di pensare a lui e al perchè della scelta improvvisa. non mi sono soprendentemente chiesta nulla. pensare a lui è come pensare a me e alla malinconia genetica, la nostra triste compagna. negli ultimi tempi non ci guardavamo più negli occhi, solo sguardi brevissimi e furtivi, giusto per comunicarci 'io so, tu sai, smettiamo di prenderci sul serio, almeno pubblicamente, e ricominciamo il cabaret'. ed ora ho un po' di timore misto ad imbarazzo...

'E sempre ridere per compiacere
la sala piena da mantenere
che bello udire
l'applauso ilare
gonfiar la sala
scacciare il male
e sempre cedere con batticuore
a sogni e parole
da far scoppiare!!

Il padrone ha la tuba allungata
ed ha baffi arditi
e in fondo già sa
che restiamo alla frusta qui uguali
felici e incapaci di esser normali
e allora ridano gli altri stasera
ridano gli altri per noi
e allora ridano gli altri stasera
ridano gli altri di noi.'
(Capossela, I Pagliacci)

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