giovedì 8 marzo 2007

beccheggiando

sono stanca di omettere, nascondere, assumere le molteplici forme del mio essere per compiacere, per non destabilizzare, per non lasciare traccia di me, richiede un impegno eccessivo e spesso ottengo effetti non controllabili.
ho amato (anche) tre persone, una donna e due uomini, in modo interdipendente, ho lasciato che ognuna di esse scoprisse un pezzettino della mia anima, le ho amate in modo diverso, ma con la stessa intensità. il mio è stato un amore gratuito, spontaneo e discreto e proprio per questo motivo non compreso, in un primo momento accolto con sorpresa, poi con diffidenza, infine con disprezzo e scherno. non mi pento, se non altro perchè non avrei potuto impedirlo in nessun modo. nel frattempo mi sono ammalata, quello che ho dato, l'ho tolto a me stessa, è questo il mio unico orribile segreto, perdonatemi se non sono riuscita ad essere più semplice ed intelligibile, ho avuto troppa fiducia nelle mie capacità camaleontiche e nella vostra fanciullesca disposizione d'animo.
ora cerco acquietamento.

1 commento:

patti ha detto...

Penso di capire perfettamente cosa provi. Anch'io sono stanca di provarci.