martedì 6 novembre 2007

Belle storie

A volte mi capita di raccontare episodi personali e di vederli etichettati come belle storie, favole da raccontare alla sera prima di dormire.
La realtà è che non sono favole: è la mia vita. E mi fa piacere che vengano percepiti come belle storie, non solo per la mia convinzione e la dedizione con cui li racconto ma anche perchè ci sono così emotivamente legata che il mio ascoltatore lo capisce e il racconto sembra più forte, più dolce alle sue orecchie.
E poi un'altra importante componente è che io, della mia vita, ricordo spesso solo le cose belle e le sento ogni giorno di più, nonostante il tempo passi e me li lasci alle spalle da molto.
L'altra sera ero sopra pensiero e mi sono ricordata di un episodio di una dolcezza infinita: ero a Napoli con mio papà e stavamo per salire sul pullman che ci avrebbe riportati a casa. C'era folla ed erano tutti nervosi della giornata, ansiosi di salire e accaparrarsi il posto a sedere, me compresa. Il pullman apre le porte, mio padre decide di occupare 2 posti e io di obliterare i biglietti. Alzo lo sguardo dalla macchinetta obliteratrice e i miei occhi si imbattono in una figura che non vedevo da 3 mesi, ma che conoscevo molto bene. Erano gli inizi di aprile del 2006, il tempo si preparava a migliorare dopo la settimana più fredda dell'anno,ma fuori pioveva ancora.
Era davanti a me di spalle, le ho riconosciute subito quelle spalle larghe, i capelli un pò lunghi, il giubbotto, l'odore. D'istinto, senza badare troppo alle conseguenze del mio gesto, gli ho poggiato una mano sulla spalla. Si è voltato, mi ha riconosciuta o meglio i suoi occhi hanno sorriso, forse con un pò di imbarazzo che 3 mesi prima non ci sarebbe stato, come per dire bentornata. Anche o gli ho detto bentornato con i miei. Quando ci siamo parlati, nonostante gli occhi dicessero altro, il ghiaccio non era rotto. Ma poco lontano da me mi aspettava un'altra persona, che pure non vedevo da 3 mesi ma che conoscevo molto bene. Lei però nel vedermi ha spalancato le braccia, con gli occhi un pò lucidi e mi ha stretta a sè chiedendomi di continuo " come stai....come stai..."
Ma d'un tratto l'incantesimo si è spezzato: la voce di mio padre da lontano mi chiedeva di occupare in fretta il posto riservato per me altrimenti l'avrebbe preso qualcun'altro. Il pullman era troppo affollato, le voci non si sentivano bene. Sarà stato questo: di fatto sta che nella mia testa ne sentivo solo una, una voce femminile, tanto simile alla mia,con il mio stesso accento rude, ma molto più musicale e dolce che mi ripeteva " come stai...come stai..."
Sono andata via un pò bruscamente quella sera, confusa nella folla in piedi sul corridoio enlla voce roca di mio padre che chiamava il mio nome. Ma seduta al mio posto, ho acceso il lettore e mi è scesa una lacrima dagli occhi.
"come stai...come stai...come stai...." tutta notte e nei giorni a venire.
Di colpo, una nuova gioia si è fatta largo nel mio cuore e nella mia testa lacerando il velo di nostalgia e mancanza che li aveva coperti fino ad allora.
Il giorno dopo, il sole ha ricominciato a splendere. Mi ha svegliata filtrando dalle tapparelle alle 8 del mattino. Sarà stato un segno......
Questa storia è per coloro che si riconosceranno nei protagonisti, perchè non gli ho mai detto cosa hanno scatenato in me quel giorno.

venerdì 26 ottobre 2007

processo automa(tico)

gradualmente 'scelgo' di conformarmi.
(stamattina mi sono svegliata con questo pensiero in testa e non mi va di spiegarlo)

mi va di dire, invece, che domenica torna mio cugino dall'africa, non lo vedo da più di un anno, quando è partito non l'ho salutato, non una telefonata, non una mail. in tutto questo tempo mi è capitato di rado di pensare a lui e al perchè della scelta improvvisa. non mi sono soprendentemente chiesta nulla. pensare a lui è come pensare a me e alla malinconia genetica, la nostra triste compagna. negli ultimi tempi non ci guardavamo più negli occhi, solo sguardi brevissimi e furtivi, giusto per comunicarci 'io so, tu sai, smettiamo di prenderci sul serio, almeno pubblicamente, e ricominciamo il cabaret'. ed ora ho un po' di timore misto ad imbarazzo...

'E sempre ridere per compiacere
la sala piena da mantenere
che bello udire
l'applauso ilare
gonfiar la sala
scacciare il male
e sempre cedere con batticuore
a sogni e parole
da far scoppiare!!

Il padrone ha la tuba allungata
ed ha baffi arditi
e in fondo già sa
che restiamo alla frusta qui uguali
felici e incapaci di esser normali
e allora ridano gli altri stasera
ridano gli altri per noi
e allora ridano gli altri stasera
ridano gli altri di noi.'
(Capossela, I Pagliacci)

venerdì 12 ottobre 2007

ieri...

Candy says,
I've come to hate my body
And all that it requires
in this world
Candy says,
I'd like to know completely
What others so discreetly
talk about

I'm gonna watch the bluebirds fly
over my shoulder
I'm gonna watch 'em pass me by
maybe when I'm older
What do you think I'd see
if I could walk away from me

Candy says,
I hate the quiet places
That cause the smallest taste
of what will be
Candy says,
I hate the big decisions
That cause endless revisions
in my mind

I'm gonna watch the bluebirds fly
over my shoulder
I'm gonna watch 'em pass me by
maybe when I'm older
What do you think I'd see
if I could walk away from me

lunedì 3 settembre 2007

ma porco

è ufficiale, nutro nei confronti della mia persona un astio tanto spropositato quanto subdolo. sono diverse le cose che dovrei fare per stare serena e molte di queste neanche le considero, ma finchè siamo nel campo dell'agire posso anche perdonarmi, pigrizia e mancanza di lucidità posso concedermele senza dover sospettare di essere la pù grande nemica di me stessa.
c'è però una cosa, solo una che so che NON devo assolutamente fare, pena l'inferno in terra. un semplice 'astenersi dal' che non comporta alcuno sforzo, alcun pensiero, nulla che mi faccia sprecare energia o neuroni, un banalissimo divieto assoluto che ho rispettato con devozione per diversi mesi... fino ad oggi. ma porco... hsjcvgc jshdgdwl etrbgsf hd ndhjs.
potrebbe essere una parentesi, non devo preoccuparmi, tutto andrà bene, si.

lunedì 20 agosto 2007

brave

le vacanze volgono al termine.
stamattina mi sono svegliata con un gran mal di pancia, colpa dell'imprudente bisboccio di ieri sera: miele, salumi, formaggi, tartufi, noci e litri e litri di vino.. taranta per shakerare il tutto nello stomaco e via.
notte densa di sogni, incubi e trip.
credo di aver sognato di concludere tutte le situazioni lasciate per inettitudine sospese, infatti al risveglio avevo una forte sensazione di appagamento, che in un primo momento ho associato ad una improbabile digestione, appunto.
ma le cose sono ancora lì, sospese...

lunedì 16 luglio 2007

quando sono doverosi...

mi piace pensare che tu l'abbia fatto consapevolmente, in ogni caso,
GRAZIE!

martedì 26 giugno 2007

pensieri nefasti ma inevitabili

sono sulla soglia dei 25, il che equivale a dire 'sono irrimediabilmente ed inesorabilmente sulla soglia dei 30'..tra breve il mio armadio sarà colmo di creme anti-età, calze contenitive, antidepressivi e set di vibratori colorati. dovrò impegnarmi a combattere il tempo, dovrò essere in prima linea nella guerra ai radicali liberi, dovrò smettere di fumare, dovrò darmi un contegno, dovrò cercare di non diventare la patetica trentenne in crisi d'identità... vabbè smettere di fumare no.

sabato 23 giugno 2007

memorie di una ninfomane

Cari amici,
sono riuscita ad andare a vivere più lontano di voi.................
L'unico problema è che al momento mi trovo in un posto che, secondo il mio modo di vivere, è anche più sfigato di Avellino......................
Con questo non voglio dire che già mi manca casa, visto che ho fatto tutto il possibile per andarmene....................
mi manca l'uccello!
Voi vi domanderete? Vuoi che Patti non trovi l'unico frutto dell'amooore in una città così grande?
Infelice di contraddirvi: vivo in un posto dove il 90% della fauna maschile è gay........il restante 10%? Ne vogliamo parlare? Tolti gli stranieri ( con i quali potrebbero esserci problemi di lingua....solo quella parlata intendo) e i fidanzati, chi resta?
La situazione è tale che a tratti mi manca l'affare del pisciaiuolo, il che è quanto dire per una buogustaia come me.............però almeno se glielo chiedevo, dopo sforzi titanici, riuscivo ad averlo..........
e tutto ciò capita dopo la più bella avventura della mia vita con l'uomo che voi sognate di avere da quando avevate 17 anni!!!!
Non è allucinante?!?!

venerdì 15 giugno 2007

ecco a voi: il disturbo disforico premestruale, meglio conosciuto come sindrome premestruale o sindrome del 'vorrei essere l'unica donna sulla terra'

'e che voi tutti possiate morire tra atroci sofferenze'.


mentre scrivo ne sono chiaramente affetta, altrimenti non ve ne avrei parlato. questa sindrome ha lo strano merito di farsi dimenticare nei giorni buoni del ciclo. checchè ne pensino i miei amici medici, si tratta di una vera e propria patologia, dato che è riconosciuta nel DSM IV, e non di deliranti giustificazioni per ottenere attenzioni, comprensione, pene etc etc... Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, dicevo, ha cercato di circoscrivere più precisamente i criteri per la diagnosi di “disturbo disforico premestruale”, stabilendo che questa è consentita se sono stati presenti per la maggior parte dell’ultimo anno nell’ultima settimana della fase luteinica (???così sta scritto) cinque o più fra i seguenti undici sintomi (e almeno uno deve essere fra i primi quattro):
1. umore depresso, assenza di speranza e auto-svalutazione; penso che non sarò mai felice..e che sono una patetica stupida illusa..e che quello che ho scritto fa schifo
2. sentimenti di tensione, ansia; ho fumato 40 sigarette
3. labilità dell’umore e facile pianto; sigh sob sigh
4. persistente irritabilità, rabbia, conflitti interpersonali; odio tutti, vorrei scuoiare un uomo vivo e friggerne i testicoli, che cazzo ridete, lo voglio davvero fare...
5. diminuzione dell’interesse per le attività consuete, con eventuale ritiro sociale; voglio stare sola a casa a leggere storie tristi
6. difficoltà di concentrazione; col cazzo che oggi finisco il capitolo di storia
7. senso di affaticamento, mancanza di energia; infatti mi sono rotta già di scrivere..riprendo dopo
8. mutamenti marcati nell’appetito, con possibile binge-eating e desiderio eccessivo per taluni cibi;
9. iper- o iposonnia;
10. una sensazione di essere sopraffatta e di avere perso il controllo;
11. altri sintomi fisici come sensibilità o turgore dei seni, mal di testa, sensazione di gonfiore o di aumento di peso (con impressione di strettezza di abiti, calzature e anelli), dolori alle giunture.

lunedì 11 giugno 2007

sull'amore

'Con questa parola si spiega tutto, si perdona tutto, si accetta tutto, perché non si cerca mai di conoscerne il contenuto. È la parola d'ordine che apre i cuori, i sessi, le sacrestie e le comunità umane. Copre di un velo falsamente disinteressato, persino trascendente, la ricerca della dominanza e il cosiddetto istinto di proprietà. È una parola che mente continuamente e questa menzogna viene accettata con le lacrime agli occhi, senza discutere, da tutti gli uomini. Procura una veste onorata all'assassino, alla madre di famiglia, al prete, ai militari, ai carnefici, agli inquisitori, agli uomini politici. Chi osasse spogliarla, denudarla fino in fondo dei pregiudizi che la ricoprono, non sarebbe ritenuto lucido, ma cinico. Dà tranquillità di coscienza, senza grossi sforzi, né grossi rischi, a tutto l'inconscio biologico. Decolpevolizza: infatti, perché i gruppi sociali sopravvivano, cioè mantengano le strutture gerarchiche, le regole della dominanza, occorre che le motivazioni profonde di tutti gli atti umani vengano ignorate. Conoscerle, metterle a nudo, porterebbe alla rivolta dei dominati, alla contestazione delle strutture gerarchiche. La parola amore è lì pronta per motivare la sottomissione, per trasfigurare il principio di piacere, l'appagamento della dominanza. [...]
È senz'altro oggettivamente esatto definire l'amore come la dipendenza del sistema nervoso nei confronti dell'azione gratificante, realizzata grazie alla presenza di un altro essere nel nostro spazio. Viceversa, l'odio non nasce forse quando l'altro non ci gratifica più, o quando qualcuno si impadronisce dell'oggetto dei nostri desideri, o si insinua nel nostro spazio gratificante e si gratifica con l'essere o l'oggetto della nostra precedente gratificazione?
Ci chiediamo però se queste osservazioni che hanno la pretesa di essere scientifiche, oggettive, abbiano un qualche valore di fronte alla gioia ineffabile, realtà vissuta, dell'innamorato. Nel descriverla come abbiamo appena fatto, non viene ignorata la parte umana dell'amore, la dimensione immaginaria, creatrice, culturale? Probabilmente sì, per l'amore felice. Ma, qualcun altro l'ha detto, non esiste amore felice. Non c'è uno spazio abbastanza chiuso, che racchiuda per tutta una vita due esseri in loro stessi. Appena questo insieme si apre verso il mondo, esso, richiudendosi su di loro, si insinuerà, come i tentacoli di una piovra, tra le loro relazioni privilegiate. Altri oggetti di gratificazione e altri esseri gratificanti entreranno in rapporto con ciascuno di loro, in un rapporto obiettivo, espresso con l'azione. Allora lo spazio dell'uno non si limiterà più allo spazio dell'altro. Il territorio dell'uno potrà coincidere col territorio dell'altro, ma i due territori non potranno più sovrapporsi.
Il solo amore davvero umano è un amore immaginario, che insegue per tutta la vita, che generalmente trova origine nell'essere amato, ma che presto non ne avrà più le proporzioni, né la forma palpabile, né la voce, per diventare una vera creazione, un'immagine senza realtà. Allora non bisogna assolutamente cercare di far coincidere questa immagine con l'essere che l'ha suscitata e che è solo un pover'uomo, o una povera donna, molto in difficoltà col suo inconscio. Dobbiamo gratificarci con quell'amore, con ciò che crediamo sia e non è, con il desiderio e non con la conoscenza. Dobbiamo chiudere gli occhi e fuggire la realtà. Ricreare il mondo degli dèi, della poesia e dell'arte e non adoperare mai la chiave del ripostiglio in cui Barbablù teneva i cadaveri delle mogli.'
Henri Laborit, in Elogio della fuga

venerdì 8 giugno 2007

una certezza appagante in più

posso assumere con sufficiente certezza che il mio pesce, un oranda dolcissimo, sia davvero felice di vivere con me nella sua splendida e luccicante boccia di cristallo... (shhhh in realtà è di vetro, ma lui non lo sa)

giovedì 7 giugno 2007

arieccom-ci

ho perso il lume, l'ho ritrovato, l'ho riperso...ed ora sto pensando di sostituirlo con un nuovo modello provvisto di una pratica fessura in cui si può agevolmente infilare una catena ed attaccarlo alla cintura. credo di aver fatto una sintesi esaustiva di ciò che è successo da pasqua ad ora.
veniamo all'oggi. studio con poca voglia, credo fermamente nelle potenzialità autocurative della mia psiche, non penso più ossessivamente agli psicofarmaci che ho sempre osato chiedere ma che nessuno ha mai voluto prescrivermi adducendo la scusa, alquanto banale in verità, che la mia bizzarra combinazione di patologie psichiatriche, tra l'altro autodiagnosticate, non era altro che la ricerca ostinata di alibi per il mio fancazzismo. mah sarà...nel dubbio sto mangiando una mela al giorno.
patti è a milano, l'ultima volta che l'ho sentita non era quello che si dice una pasqua, io non ero quello che si dice partecipativa, così deve aver colto con favore l'improvviso venir meno della connessione.
'la cosa' si ripresenta a tratti, nel senso che si ripresenta solo quando voglio, il problema e che io voglio spesso ma proporzionalmente sempre di meno, sarà finalmente giunto il tanto agognato punto di flesso???
mi sono costruita una sorta di eremo, stranamente rispettato ultimamente, nel senso che non impiego più gran parte delle giornata ad inventare scuse per non partecipare alle varie 'cose' organizzate da 'tutti'. forse perchè sto facendo uno spropositato uso di termini generici e giustificazioni non elaborate che appaiono esattamente come tali, ovvero balle. non sono più ossessionata dall'esigenza di essere amata morbosamente da tutti quelli che mi circondano, oggetti inanimati inclusi ed ho rinunciato all'idea di avere un progetto, seguo la prassi e guardo avanti.

lunedì 9 aprile 2007

pasquetta con chi vuoi...?

le opzioni erano:
-mega rave sul castello di monteforte;
-pic-nic generale con casi umani;
-pic-nic particolare a pietrastornina.
per la prima volta patti e selma avevano davanti a loro un ventaglio di possibilità sull'organizzazione della giornata. telefonate nel cuore della notte e all'alba lasciavano presagire che avrebbero combinato qualcosa di davvero divertente ed appagante come da manuale del perfetto avellinese in libera uscita. e invece, indovinate cosa ci fanno a quest'ora a casa di patti a scrivere il post? alle 10:30 (e anche prima) patti aveva appuntamento con 30 persone diverse in diversi posti della provincia, l'unica cosa certa e che doveva venire a prendere selma e che aveva il pranzo della nonna nel portabagagli... alla fine si decidono ad andare al mega rave, (e che cazzo!), per una volta che fanno qualcosa di figo... il raduno era previsto per le 13 davanti ad un fantomatico castello longobardo, difficilissimo da trovare, da raggiungere e da riconoscere (più che un castello trattavasi di 4 pietre accatastate)...........................ebbene, dopo lunghe e penose peripezie, davanti al castello alle 13 non c'era anima viva. La cosa ha molto spazientito l'autista pisciaiuolo che conduceva la macchina, considerando che dopo essere arrivati al castello restavano ancora 2 Km di viaggio a piedi per raggiungere l'accampamento. Sull'orlo di una crisi di nervi, e il pisciaiuolo sempre più spazientito, è finita che i tre sventurati si sono seduti al tavolo della casa di patti per sbafarsi gli ultimi resti di un pranzo di pasqua ad un orario che più che altro invogliava alla merenda. E ora?? fuori piove ( e poteva mancare), il pisciaiuolo dorme stravaccato sul divano, del ragazzo di selma si sono perse le tracce, e patti e selma, disperatissime ed annoiate, rimuginano davanti al pc su quella che si prospettava una fantastica giornata in compagnia "allargata" , scrivendola sotto forma di post.
Per la vostra gioia!!!!

martedì 3 aprile 2007

La Spirale del Flirt

La ricerca scientifica del " Patti & Selma research Group" si è soffermata ad analizzare un problema di portata devastante: la "Spirale del flirt". E' un termine coniato da Selma che però entrerà al più presto a far parte del dizionario italiano o, se non sarà proprio così, diverrà parte integrante del gergo soprattutto psicologico delle donne. Infatti sta ad indicare una situazione, credo molto comune, prettamente femminile. Tale situazione colpisce donne dalla situazione sentimentale apparentemente stabile perchè fidanzate, chi da poco chi da molto tempo, con uomini estremamente convinti di aver trovato la compagna che non li mollerà mai e per la quale non vale più la pena di mettersi in gioco ( niente più gentilezze, niente più "ti amo", niente più sesso soprattutto, ndP.). Con degli uomini così imbalenghiti a fianco, le donne al contrario sono più suscettibili alle tentazioni anzichè essere serene e stabilizzate, contraddicendo in pieno la teoria dei maschietti. Ed è così che si lasciano persuadere dal fascino di altri uomini che, anche se non dotati fisicamente, sono l'esatto contrario dal punto di vista caratteriale dei loro fidanzati e sorprendentemente simili a loro stesse. Non importa se l'uomo in questione è gay o etero, fidanzato o no, addirittura sposato o in procinto di farlo, psicopatico o sano di mente. La Spirale del Flirt si è impossessata di loro e si ritrovano a riprovare le stesse emozioni di quando erano ragazzine con il primo filarino quando l'uomo in questione si avvicina o rivolge loro la parola. Allora che fare? Tornare alla normalità con il fidanzato o buttarsi in un'avventura con l'uomo, probabilmente senza futuro?
Magari la prima scelta sarebbe la più conformista, la più normale , la più saggia ( come direbbe qualche bigotto), la più pallosa ( come direbbe invece l'anticonformista). Ma in fondo è così bello addormentarsi di notte sognando un altro uomo nel tuo letto.................
Comunque ho paura per il congresso e solo Selma può capire.
Selma, ti autorizzo ad etichettare questo post come "pippone".

giovedì 29 marzo 2007

milano style! (quanto sono felice di esserci stata...!)


una foto più esplicativa non potevo trovarla, io che sprizzo gioia da tutti i pori a piazza del duomo...! la gita è stata carina, ma non mi sono mai sentita così vecchia e stanca. sono andata a ballare in una famosa discoteca milanese con ragazzi dell'87 e l'età media in quel posto presumo potessse ragionevolmente raggiungere i 17 anni... povera me! certo,con mio top rosso di seta facevo la mia porca figura, un tipetto sbarbatello ci ha anche provato, ma la mia autostima non ha subito variazioni, che vergogna! da oggi frequenterò solo trentenni,e solo Patti sa quanto questo possa pesarmi...

sabato 17 marzo 2007

un intero minuto di felicità! è forse poco, sia pure in tutta la vita d'un uomo?


''Sentirete, Nastenka (mi pare che non mi stancherò mai di chiamarvi Nastenka), sentirete che in quegli angoli vivono delle strane persone: i sognatori. Il sognatore non è un uomo, sapete, ma una certa creatura di genere neutro. Si stabilisce per lo più in qualche angolo inaccessibile, come se lì volesse celarsi anche alla luce del giorno, e una volta che s'è rintanato nella sua casa, aderisce al proprio cantuccio, come una chiocciola [...] Adesso la dea della fantasia ha già intessuto con mano capricciosa la sua trama d'oro e s'è messa a sciorinargli davanti gli arabeschi di una vita irreale e forse lo ha trasportato dal marciapiede di ottimo granito sul quale se ne torna a casa, al settimo cielo di cristallo. Provate a fermarlo adesso e domandategli all'improvviso dove ora si trovi e per quali vie sia passato: certamente ora non ricorderà nulla, nè dove abbia camminato, nè dove ora si trovi e arrossendo dal dispetto, immancabilmente dirà una qualche bugia per salvare le apparenze''
(Le notti bianche, F.M. Dostoevskij)

martedì 13 marzo 2007

effetto fattanza

Sono di nuovo a Roma ad illuminare di nuova luce la vita di Selma. Più che altro è stata lei ad illuminare la mia vita con la sua grandiosa accoglienza.
Mi ha fatto trovare un'amica, la nostra migliore, sempre ben accetta e taaanto ben voluta: Maria. Con Maria ci divertiamo sempre tanto, si finisce sempre o a stravaccarsi sul divano senza avere la forza di muovere un dito, o a ballare Disco Inferno col volume a palla, o a parlare al telefono con un'amica dicendole che l'effetto fattanza le impedisce di parlare correttamente, o ad addormentarsi mentre ci si fa la doccia, o a rubare gli abiti della sorella quando lei non è in casa, o a non trovare i tasti giusti sulla tastiera del pc, o a trovare scuse per ridere. Ma soprattutto è la fame che ti prende dopo un pò che stai con lei a farti rendere conto che sei proprio sotto effetto fattanza.
Beh, non sono in forma e il perchè è intuibile per cui vi lascio.
Ma solo dopo avervi detto che anch'io Di.Co. Sììììììììììììììììììì!!

lunedì 12 marzo 2007

dico si

Cara patti, sabato c'è stata la tanto attesa manifestazione in supporto del disegno di legge sui DI.CO. Io, mia sorella, mia zia e duilio vi abbiamo preso parte. Il clima era sobrio, i cori molto rispettosi, avrei voluto urlare peste e corna di andreotti e del vaticano ma non mi è sembrato il caso... In compenso mi hanno ripresa sul tg1 delle 20:oo che ballavo e saltavo sulle note di music inferno, tra i tanti mi hanno vista zietta e zia lucia, che risate... la prima, adorabile vecchietta, 74-5 anni, cattolica moderata, praticante, di antiche vedute ma sufficientemente aperta da andare a votare al referendum sulla fecondazione assistita, si è fatta una risata e ha commentato: "marì, a viri 'a figlieta come va pullitrianno...!" La seconda molto meno adorabile, 86 anni, che è solita recitare una decina di rosari al giorno, che possiede una collezione di santini e madonne da far invidia ad un ambulante di san giovanni rotondo, è caduta a terra come morta...sembra che prima di perdere i sensi, con voce molto flebile abbia detto:"gesù, o munn'a' rovescia".
A parte l'essere diventata un'icona gay per le mie zie, niente di nuovo, nè di particolarmente eccitante, le solite pippe mentali che cerco di controllare, e schhhh sembra che ci stia riuscendo, senza pasticche o riti magici, nè abusi vari. Intravedo dinanzi a me La Strada del Salutismo e dell'Equilibrio, che dici, la prendo???

giovedì 8 marzo 2007

beccheggiando

sono stanca di omettere, nascondere, assumere le molteplici forme del mio essere per compiacere, per non destabilizzare, per non lasciare traccia di me, richiede un impegno eccessivo e spesso ottengo effetti non controllabili.
ho amato (anche) tre persone, una donna e due uomini, in modo interdipendente, ho lasciato che ognuna di esse scoprisse un pezzettino della mia anima, le ho amate in modo diverso, ma con la stessa intensità. il mio è stato un amore gratuito, spontaneo e discreto e proprio per questo motivo non compreso, in un primo momento accolto con sorpresa, poi con diffidenza, infine con disprezzo e scherno. non mi pento, se non altro perchè non avrei potuto impedirlo in nessun modo. nel frattempo mi sono ammalata, quello che ho dato, l'ho tolto a me stessa, è questo il mio unico orribile segreto, perdonatemi se non sono riuscita ad essere più semplice ed intelligibile, ho avuto troppa fiducia nelle mie capacità camaleontiche e nella vostra fanciullesca disposizione d'animo.
ora cerco acquietamento.

sabato 3 marzo 2007

interruzione pubblicitaria

mi dispiace interrompere la 'deriva' impegnata del blog di questi giorni. Patti ha tutta la mia stima, ha scritto proprio un bel post, al contrario di me che ho copiato e incollato due cazzate, ma cmq devo assolutamente renderti partecipe di questo:
MI SENTO UNA MERDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

venerdì 2 marzo 2007

Il farmaco è un diritto di tutti gli uomini

Volevo solo aggiungere un commento al post di Selma.
Perchè non tutti si rendono conto di come il brevetto farmaceutico può essere una pericolosa arma a doppio taglio.
Da un lato, potrebbe sembrare giusto proteggere qualsiasi tua creazione dell'ingegno con uno strumento legislativo apposito, per evitare che chicchessia te la possa rubare e guadagnarci al tuo posto. Già, perchè alla fine il brevetto ti consente di fare proprio questo: guadagnare sul tuo trovato, specularci, sfruttarlo economicamente; l'unica differenza è che lo fa fare solo a te perchè tu sei l'unico e il solo creatore e impedisce a terzi estranei alla faccenda di potersene appropriare senza ritegno e permesso. Potrebbe sembrare giusto,no?
Quello che non è assolutamente giusto è usare il brevetto per i medicinali, i quali sono stati classificati tra le specie brevettabili come trovati industriali e quindi godono di una protezione brevettuale di 20 anni.Ma quel che è peggio è che per i farmaci si possono chiedere tutti i tipi disponibili di brevetto: d'uso, di prodotto e di procedimento. E non è finita qui: il Regolamento CEE 1768/92 che legalizza a livello europeo il Certificato di Protezione Supplementare, è stato creato appositamente da e per le industrie farmaceutiche brevettatrici che, a causa dei tempi di A.I.C. a volte troppo lunghi, non riuscivano a guadagnarci bene, le poverine, e allora che si fa? Si fa il CPS, così la protezione brevettuale vale 5 anni di più.
Perchè non è giusto il brevetto farmaceutico?
Perchè il concetto di farmaco è praticamente l'esatto contrario di quello di brevetto. La nostra etica sostiene che "Il farmaco sia un BENE COMUNE per TUTTA l'umanità". E' contro la nostra morale ingabbiare un bene comune in una protezione brevettuale che di fatto il farmaco lo fa sfruttare solo a chi lo ha inventato e lo fa usare solo da chi lo può pagare. Sì, perchè quelli che non lo possono pagare sono fatti fuori, non possono comprarlo, non possono usarlo.
Ed è così che il terzo mondo muore. E le industrie farmaceutiche non si fanno scrupoli di coscienza.
Io sono laureata in CTF. Lavorare in un laboratorio di un'industria farmaceutica, partecipare all'invenzione di un nuovo farmaco, è il mio sogno nel cassetto.
La ricerca è una bella cosa, ma se, per colpa di qualche multinazionale senza scrupoli, diventa strumento di morte per il suo solo guadagno, allora io non ci sto.
E questo voglio che lo sappiano tutti.

I FARMACI: UN DIRITTO DI TUTTI GLI UOMINI


Prendo spunto dal messaggio di Patti, riporto un articolo sulla questione dei farmaci essenziali.


14 milioni di persone nel mondo muoiono ogni anno perché non hanno accesso ai farmaci.
42 milioni sono i malati di AIDS nel mondo (29 milioni dei quali in Africa) destinati a diventare 200 milioni entro il 2.025. 11 milioni sono gli orfani per l’Aids in Africa.

Il caso AIDS è il più eclatante ma non certamente isolato. Nei Paesi del Sud del mondo, uomini, donne e bambini muoiono ogni giorno di malattie curabili come polmonite, diarrea, infezioni respiratorie solo perché non possono accedere alle cure mediche.
Nel 1999, Medici Senza Frontiere vince il Premio Nobel per la Pace e decide di investire questo denaro per una difficile battaglia: quella che rivendica il diritto di uomo - senza distinzione di sesso, età e razza - alla salvaguardia della propria salute, che significa, in ultima analisi, diritto alla vita stessa. Una lotta che vede contrapporsi gli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche alla vita delle persone.
E’ così che nasce la Campagna per l’Accesso ai Farmaci Essenziali, che denuncia l’assenza dei farmaci come crimine contro l’umanità e rivendica il diritto dei più poveri ad avere accesso ai farmaci cosiddetti “salvavita”.

Al vertice di Doha nel 2001, i membri del WTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, avevano adottato la “Dichiarazione sull’Accordo TRIPS e la salute pubblica” che, riconoscendo la gravità dei problemi relativi alla salute pubblica nei paesi in via di sviluppo, affermava inequivocabilmente la priorità della salute pubblica sugli interessi commerciali.
In essa veniva riconosciuto che l’Accordo sui TRIPS, ovvero sugli aspetti dei diritti della proprietà intellettuale relativi al commercio, avrebbe dovuto essere interpretati in modo da proteggere la salute pubblica e promuovere l’accesso ai farmaci per tutti. “Conveniamo che gli accordi TRIPS – si legge al punto 4 della Dichiarazione – non impediscono e non dovrebbero impedire ai Paesi membri di prendere le misure necessarie a proteggere la salute pubblica”.
La Dichiarazione stabiliva inoltre che i paesi più poveri – i cosiddetti least developed countries – che non dispongono neppure di un’industria farmaceutica interna, sarebbero stati esonerati dall’applicazione dei diritti relativi alla proprietà intellettuale fino al 20016, mentre i paesi “intermedi” ne sarebbero stati esclusi fino al 2006.
Alcuni di questi paesi intermedi – in particolare India, Brasile, Tailandia – possiedono infatti un’industria farmaceutica e hanno potuto copiare, in legalità, i farmaci dalla multinazionali, realizzando dei generici perfettamente identici a quelli sul mercato e assolutamente efficaci.
Nel 2000, prima che comparissero sul mercato le prime terapie a base di generici, il miglior prezzo a livello mondiale per la combinazione di farmaci brevettati era di 10.439 $ l’anno per paziente. Nel luglio del 2000 sono apparsi i primi generici che garantivano la terapia per 2.767 $ l’anno per paziente. Da quel momento i prezzi delle terapie a base di generici hanno continuato a scendere: oggi in alcuni dei Paesi poveri si riescono ad acquistare i farmaci “copiati” (made in India, Brasile o Tailandia) per 201 $ l’anno per paziente. Spinte dalla concorrenza dei generici anche le multinazionali hanno abbassato i prezzi (si parla sempre della migliore offerta fatta a Paesi poveri), ma tutt’oggi la miglior offerta per i farmaci di marca si aggira intorno ai mille dollari l’anno per paziente.
Ciò significa ovviamente poter curare un maggior numero possibile di malati e soprattutto coloro, i quali non possono disporre di assicurazioni o di un sistema sanitario che provvedano alle spese.
Ai paesi più poveri invece, non in grado di produrre generici, la Dichiarazione riconosceva il diritto di importarli ai prezzi più bassi, ovvero dai paesi intermedi produttori di generici a basso costo.
Ma è proprio su questi accordi che la questione si rivela in realtà complessa.
MSF accusa infatti USA, Unione Europea, Canada, Svizzera, Giappone di aver negoziato in modo da ridurre le capacità di accesso ai generici da Parte dei Paesi in via di sviluppo che non possiedono un’industria farmaceutica. Nonostante i buoni propositi di Doha infatti, ad ostacolare il libero commercio di farmaci salvavita tra questi paesi, ci sono le limitazioni sulle importazioni e le esportazioni.
La questione dei farmaci essenziali è tornata sul tavolo delle discussioni alla vigilia dell’ultimo vertice del WTO a Cancun, dove 146 membri del WTO hanno approvato un accordo che, pur riconoscendo il diritto dei paesi più poveri ad importare farmaci generici dai paesi che hanno la capacità di produrli (ma questo diritto era già stato riconosciuto nel 2001) introduce una quantità di limitazioni ed ostacoli che rischiano di rendere l’accordo inutilizzabile.
All’indomani di questo nuovo accordo, firmato il 30 agosto 2003, tutta la stampa nazionale e internazionale, le tv e tutti i media hanno dichiarato trionfalmente che erano stati raggiunti accordi che garantivano farmaci essenziali ai PVS (solo a titolo di esempio gli articoli di La Repubblica; e de Il Corriere della Sera) .
Resta allora da chiedersi perché, a pochi mesi dall’accordo, i muri delle grandi città sono coperti dalla campagna di Medici Senza Frontiere per l’accesso ai farmaci essenziali. Perché la campagna di MSF è tornata alla ribalta se gli accordi garantiscono farmaci per tutti?
La risposta è che la notizia riportata dai media non era corretta.
L’accordo è stato presentato come un grande passo avanti nella tutela della salute e del diritto alla vita dei più poveri, ma in realtà non lo è.
Dal vertice di Cancun ci si aspettava l’introduzione di regole chiare e semplici, che mettessero in condizione i paesi più poveri di tutelare la salute dei propri cittadini, invece questo accordo stabilisce clausole restrittive che rendono difficile il libero scambio dei farmaci. Regole che – accusa MSF – salvaguardano gli interessi delle multinazionali e non la salute delle persone.
Il primo scoglio si chiama burocrazia: i paesi che vorranno esportare e quelli che vorranno importare i generici dovranno chiedere al Wto, di volta in volta, la “licenza obbligatoria”, per ottenere la quale essi dovranno fornire ad un organismo del WTO un’ampia e complessa documentazione. La trafila burocratica avrà ovviamente un costo altissimo, soprattutto in vite umane.
Il secondo scoglio si chiama ambiguità: l’accordo è volutamente ambiguo e questa ambiguità riguarda anche il fatto che deve essere il WTO, di volta in volta e non definitivamente, a decidere se dare o meno la licenza.
L’India – per citare un esempio - può produrre i farmaci generici ed utilizzarli nel proprio Paese, ma l’esportazione verso i paesi più poveri è resa impossibile da complicazioni procedurali atte solo ad ostacolare questo scambio. E così viceversa per i paesi poveri che devono importare.
Infine, l’accordo del 30 agosto scoraggia di fatto la produzione di generici: le industrie che producono copie di qualità dei farmaci di marca vengono fortemente disincentivate. Non solo. Esso lascia irrisolta una grave questione: cosa succederà alla fine del 2005 quando i paesi che oggi ospitano i principali produttori di generici saranno costretti ad applicare i TRIPS integralmente, incluse le norme sui brevetti? Che conseguenze ci saranno sulla possibilità di produrre ed esportare generici?
Nel frattempo gli Stati Uniti cercano di ottenere un certo numero di accordi commerciali regionali o bilaterali che in effetti indebolirebbero e addirittura annullerebbero completamente la Dichiarazione di Doha. Sono in atto infatti delle negoziazioni per rafforzare la protezione dei brevetti in regioni colpite pesantemente dalle malattie.


N.B. l'articolo è un po' datato, aggiungo che all'indomani dell'ultima conferenza di Hong Kong la situazione è rimasta sostanzialmente identica.

domenica 25 febbraio 2007

Ho saputo...

Ho saputo che nella facoltà dell'università in cui mi sono laureata c'era lo schifo.
Non che non me lo aspettassi o che non avessi mai sentito parlare, ma in buona fede non ci ho mai voluto credere.
Ora ho saputo che è tutto vero. E il tutto è diventato di pubblico dominio ad un meeting.
Qui è accaduto di tutto: ragazzine arriviste e rampanti che progettano e macchinano cattiverie su cattiverie per farti le scarpe quando ancora hanno la bocca sporca di latte ( come me, del resto, che però me ne sono stata a guardare), ragazzine ( le stesse con la bocca ancora sporca di latte) che tentano di sedurre il capo, ragazzine ( sempre loro) che con il capo ci vanno a letto sul serio, dottori e ricercatori che si lasciano tentare dalle voluttà di piccole ed insignificanti studentesse nonostante moglie e fidanzata, professori universitari che a lezione incutono terrore e sembrano le persone più serie del mondo che però si dimostrano dalla sbronza facile e pronti a coprire di apprezzamenti e complimenti lascivi le piccole studentesse.
Ho capito adesso perchè e come una ragazza che conosco, adesso lavora in un laboratorio privato di un'industria farmaceutica, nel settore Ricerca & Sviluppo, con un contratto a tempo Indeterminato e con uno stipendio da favola, a 4 mesi dalla laurea. Ed io mando curriculum tutti i giorni per posta e per e-mail e nessuno mi caca, nonostante il voto più alto e la volontà di imparare e di fare la gavetta prima di ambire al massimo, cioè un posto come quello.
Ho capito anche perchè e come una mia cara amica, bravissima, grande lavoratrice che però si è sempre fatta i ca*** suoi lavorando e basta senza dare confidenza a nessuno, ha fatto un concorso per dottorato ed è stata tagliata fuori, sorpassata in graduatoria da altre che non valevano neanche la metà di lei.
Ho capito anche come e perchè una mia ex collega di laboratorio, che credevo mia amica, nonostante le avessi chiesto consigli e suggerimenti, non mi ha mai detto la verità e adesso lei è a San Diego, in California, che lavora per l'università americana, mentre io sono qui e l'America è solo quella che mi sogno di notte.
Ho capito anche come e perchè io sono stata fatta fuori da quel mondo.
Forse perchè sono troppo onesta, troppo in buona fede, troppo ingenua, troppo....................

venerdì 23 febbraio 2007

non è tempo di arrendersi

Patti non disperare, io ci credo ancora in questo governo.
Proprio ora che ha bisogno di tutto il sostegno della base, non possiamo lasciarci andare a facili atteggiamenti disfattisti.
Ci sono stati degli irresponsabili che critico ferocemente, lo sanno tutti che in politica estera vince il realismo e non può che essere altrimenti, lasciassero a noi il compito di manifestare contro gli stati uniti e contro la chiesa, lo faremo con sommo piacere, ma per carità in parlamento sostenete il governo, i centristi vi hanno teso il trappolone e ci siete cascati, roba da dilettanti, idealisti, ma dilettanti. Quello che mi rende davvero triste è che sarà molto più difficile attuare riforme concrete in materia di diritti civili e diritti dei consumatori.
Quei cani dell'opposizione stanno strumentalizzando la situazione in modo indegno ed irresponsabile, parlano di elezioni anticipate(come se fosse realistico nell'immediato?), di colpo di stato della sinistra che ha vinto le elezioni per soli 24.000 voti???(forse il governo non è caduto per 2 soli voti?...ma conoscete il significato letterale della parola democrazia, certo, non spero che ne conosciate quello filosofico...)dovrebbero vergognarsi di se stessi e della loro base di ignoranti imbecilli.
Concentrati su questo patti, non possiamo gettare la spugna, cerca la tua personale piccola missione e perseguila, parla alle persone obnubilate dai media e dalla tv spazzatura, agli ignoranti per comodità, ai menefreghisti, ai porci, ai piccoli uomini e alle piccole donne, illustra il tuo sogno di giustizia ed uguaglianza con la stessa passione con cui l'hai vissuto fino a ieri.
con affetto, selma

giovedì 22 febbraio 2007

.....disfatta sia....

Il voto è un diritto del cittadino in un paese democratico.
Mi rifiuto da oggi di disporne.
L'uomo può essere un animale politico quanto vuole:questa è una definizione che mai come oggi non mi si addice più. Cercherò di restarne fuori nonostante la rabbia di questo momento.
Voglio solo lasciare un'immagine che rappresenta quello che è stato (e che ancora è,ma non lo dimostrerò più) un'ideale nel mio cuore e nella mia mente.
E' stato un principio, un sogno, un'utopia come alcuni hanno detto. Mi ha spinto negli anni ad appassionarmi alle manifestazioni, agli scioperi, alla storia, ai personaggi. Alla classe operaia e al suo potenziale potere. Mi ha portato ad essere emozionata quando andavo a votare ed ansiosa a fare mattina davanti alla Tv con pronostici ed exit pool.
Qualcuno ha combattuto ed anche morto per questo ideale. Non io, ma avrei voluto.
Ha fatto anche paura ed ha fatto anche del male, ma con gli anni ha cercato di essere sempre meno estremo per nuocere di meno o per essere accettato, chissà.
Non ha funzionato. Non ha mai funzionato. Forse è davvero troppo sbagliato e deve rimanere solo un sogno e basta.
Mi sento come un vecchio partigiano che, dopo la guerra, si ritrova catapultato nella realtà di oggi e di fronte a questo schifo scuote la testa e rinuncia a tutto.
Lascerò fare agli italiani, da oggi in poi. Alla fine si sa cosa vogliono, in fondo la nostra è stata e sarà una dittatura travestita da democrazia.
Io non ne posso proprio più di ladri, bugiardi e psico-nani.
Credo che cancellerò questo post.

benvenuti nella repubblica cattolica italiana!!!

difficilmente mi lascio tentare dal cospirativismo, ma in questo caso ritenere che l'astensione dell'astuto vecchiardo non rispondesse ad un tentativo di arginare la spinta riformista del governo sarebbe negare l'evidenza. il governo sarebbe potuto cadere sui di.co e ciò non avrebbe certo giovato alla stramaledetta chiesa. le ali estreme non hanno fatto altro che un autogol gravissimo, presteranno il fianco ancor di più ad una facile demonizzazione, e mi dispiace... sono delusa ed incazzata sto cedendo all'istinto disfattista e snobbista..ma devo dirlo è insopprimibile: siamo un popolo di ignoranti e ci meriteremmo davvero un bel ventennio di berlusca..io emigrerò e se non proprio alla fuga dei cervelli spero di contribuire a quella dei cuori infranti...

mercoledì 14 febbraio 2007

Comunque BUON SAN LAVANDINO

la festa di ogni cretino,
che crede di essere amato
quando invece è solo ripetutamente inc***to

Senectus Incipit

Riporterò testuali parole di quanto accaduto 2 giorni fa.
Io e Antuan siamo seduti sulle poltroncine del teatro ( ebbene sì, Antuan va anche a teatro), quando lui mi fa:
- puffy, HAI UN CAPELLO BIANCO (oooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!)
Io:- CHE COSAAAAAAAAAAAAAAAA???????????
A:-sì, è proprio lui
Io:-come caz** è possibile, fino a prova contraria qui se c'è uno che ha i capelli bianchi quello sei tu!!!
A:-vuoi vedere?
Si avvicina lentamente alla mia testa, prende un capello con due dita, lo strappa e me lo da:
un capello lucido, setoso, quasi brillant e molto spesso.
A:-ha proprio la tipica consistenza dei CAPELLI BIANCHI!!!
Io:-ma quale bianco!!!! Tu non ci vedi bene? Ma se è biondo?!
A:-perchè, tu sei bionda?
A pensarci bene, effettivamente no..................................
Ho usato la camicia bianca del signore seduto davanti a me per confronto, e ho dovuto constatare che davvero si trattava di un orribile, lurido, orrendo CAPELLO BIANCO.
In quel momento, mi sono sentita vecchia, ho ripercorso tutti i più bei momenti dei miei miseri 24 anni come se dovesse finire tutto da un momento all'altro!!!!!1
E' mai possibile che a 24 anni si mettano già i CAPELLI BIANCHI????
Ho cercato di dare a questo fenomeno tutte le possibili spiegazioni: sarà lo stress.......sarà il senso di insoddisfazione che ho in questo periodo.............sarà che non dormo bene la notte............................saranno le preoccupazioni per il futuro.......????
Mentre facevo tutto questo, Antuan, con un bel sorriso a 32 denti ( proprio a pigliarmi per il c***), mi faceva giustamente notare che il capello era bello lungo, quasi quanto gli altri.
Il che lasciava intendere l'amara verità: chissà da quanto tempo era lì sulla mia testa!!!!!
E io me lo sono cresciuto ignara della sua esistenza!!!!
oh nooooo!!!!!
All'improvviso, Antuan:- ma dai, non ne fare una tragedia!!!Alla fine era soltanto uno, e poi io te l'ho strappato così ora non ce l'hai proprio più!!!!
Cominciavo a sentirmi sollevata, quando lui mi fa:-oddio...........anche io ho cominciato con uno solo ( alla tenera età di 18 anni, ndP.), me lo sono strappato e da allora hanno cominciato a crescere all'impazzata tanto che ora ( all'età di 25 anni, ndP.) ne ho quasi più io che mio padre.........
scoppiando poi in una grassa risata.
fosse stato anche per me l'inizio della fine????
Magari anche io tra qualche anno comincerò a tingermi i capelli per mascherare l'odiosa verità, come le cinquantenni??
E tutto ciò proprio quando avevo deciso di prorogare il mio termine temporale di vita di altri sei anni!!!!!
vabbè, non sono morta di "scuorno" quando la mia squadra di trivial pursuit ha dichiarato che Agamennone e Menelao erano NEMICI (una sera "vergognosa", è il caso di dirlo, in una torteria; vedi post di Selma, ndP), quindi sopravviverei anche in questa più che ipotetica situazione.
N.B:la risposta giusta su Agamennone e Menelao, che noi dopo 5 anni di liceo classico abbiamo appreso solo 2 mesi fa, per quei pochi che non lo sapessero, si può leggere cliccando sul commento.

mercoledì 7 febbraio 2007

broccoli insanguinati

1-patti è appena partita..mi dispiace che se ne sia andata, mi ero abituata a lei..:-(
2-il titolo del post fa riferimento ai contadini morti sul lavoro, un macabro ed inopportuno riferimento a blood diamond (film davvero meritevole), ma che volete, adoro ironizzare sulle tragedie, è più forte di me.
3- non intendo affrontare la tematica degli incidenti sul lavoro in italia.
4-intendo...
5- tra un po' avrò bisogno di un esorcista,
6-di un alpinista,
7-di un elettricista,
8-di un cuoco,
9-di un illusionista,
10-di un gaucho,
11-di un aikidoka,
12-di uno spacciatore.
il primo è per eliminare il problema, gli altri per assicurarmi la sopravvivenza dopo l'eliminazione del problema...

giovedì 1 febbraio 2007

un'altra cosa che odio

odio lo strapotere illegittimo del vaticano, la sfrontatezza con cui influenza la nostra ignobile classe dirigente, l'inverecondia con cui decide e fa decidere quali unioni vadano tutelate e quali no, la tracotanza con cui demonizza sesso e amore non conformi... la maggior parte di voi, cari vescovi dei miei stivali, parla di cose che teoricamente non dovrebbe conoscere, quale sadismo irrefrenabile vi spinge a rompere i co****** in questo modo? mentecatti, ottusi, viscidi ed infami... avremo nella migliore delle ipotesi un'altra legge del ca**** piena di compromessi, di non limpida interpretazione, ma a che pro? male gratuito. peccato davvero che il vostro dio del ca*** non verrà mai a giudìcarvi, mi sarebbe piaciuto immaginarvi a rosolare sulle fiamme dell'inferno...

sabato 27 gennaio 2007

ho provato a cambiare identità...


hanno apprezzato:
il dolcissimo duilio,
il cane dell'ingegnere del secondo piano,
un gruppo di pischelli romani.
credo che nascerà dentro di me una smodata passione per le parrucche!

venerdì 26 gennaio 2007

la chiamano cefalea

sbattere la testa al muro? sperimentare nuove tecniche di agopuntura che prevedano l'ausilio di chiodi? imbottirsi di analgesici e occuparsi in un secondo momento delle ulcere gastrointestinali? farsi sciommecare?

martedì 23 gennaio 2007

le cose che odio:
essere sottovalutata
essere presa in giro
chi pensa di farla franca

il 99% delle volte che selma frequenta qualcuno, è per beneficenza, perchè vuole distrarsi con persone ed argomenti futili, per confermare o smentire le sue teorie sociologiche, per arroganza ed altre meno nobili motivazioni. selma non sopporta che dai suoi comportamenti possano derivarsi elementi o fini reconditi, soprattutto se il percorso deterministico che si imputa alle sue azioni è di una banalità snervante:
-selma è così gentile perchè vuole ottenere questo;
-selma omette questo o quello perchè ha qualcosa da nascondere;
-selma non può non accettare questa cosa perchè la avvicinerebbe al suo fine..
SELMA NON VI S'INCULA..mettetevelo in testa..siete tutti o quasi un dato immutabile ed ininfluente.
le sinapsi di selma funzionano benissimo, ma davvero pensavate che fosse così semplice celare la vostra stupidità? mi viene da pensare che i luoghi comuni sulla derivazione 'etnica' ( e assicuro che questo pensiero non esce dai confini del politically correct) della meschinità e della superficialità, nonchè dell'idiozia non siano del tutto infondati.
detto questo selma giura solennemente di avere più cura della sua persona e del suo intelletto,
giura di non utilizzare la spazzatura come riempitivo dei suoi vuoti,
giura di fare beneficenza come tutti, una bella donazione pecuniaria una tantum.

sabato 20 gennaio 2007

il questionario di Proust

lo so, è una banalità che sta su tutti i blog, ma a noi piace l'omologazione, vero? vero??? se vi va fatelo, potrebbe essere un input... ovviamente non copiate anche le mie risposte...ma non c'era bisogno di dirlo...

1.Cio' che non mi piace di me. non sono assolutamente dotata di autocontrollo
2.Cosa mi fa piacere un uomo. non c'è una cosa particolare, l'aura direi...
3.Cosa mi fa piacere una donna. come sopra
4.Cosa ci vuole per diventarmi amico. pazienza e memoria corta
5.La volta che sono stato piu' felice.in cima ad una cascata, in generale durante ogni mio viaggio
6.La volta che sono stato piu' infelice.non ricordo un episodio specifico, in generale durante le mie cadute...
7.In chi mi trasformerei se avessi la bacchetta magica. in un pesce pagliaccio
8.Cosa ero solito sognare che avrei fatto da grande. mi vedevo in laboratori di ricerca scientifica
9.Quante volte mi sono innamorato. 3...
10.Lo sbaglio che non rifarei. ecco appunto la terza volta
11.La persona che piu' ammiro. salvador allende
12.Chi ringrazio Dio di non essere. un bambino soldato
13.Il rosso o il nero? nessun dubbio:rosso
14.Il capriccio che non mi sono mai tolto. in genere me li tolgo tutti, sono di poche pretese però...
15.L'ultima volta che mi sono arrabbiato. non ricordo
16.Chi vorrei fosse il mio angelo custode. mia nonna
17.Quando mi sono sentito orgoglioso di esser nato nel mio Paese. risposta ovvia, ai mondiali di calcio 2006
18.Quando mi sono vergognato di esser nato nel mio Paese. ogni volta che il governo lecca il cul* agli USA
19.Cosa arriverei a fare in nome dell'amore. non sono romanticona ma tremendamente passionale, quindi tutto ma con dignità.
20.Come vorrei morire. non c'è un modo, ma vorrei contribuire alla scelta del momento
21.La mia qualita' nascosta. l'empatia
22.Il difetto che temo non correggero' mai. il non riuscire a dire di no
23.La cosa di cui piu' mi vergogno. la preminenza del mondo onirico su quello reale ed il non poterci fare nulla
24.La cosa che mi fa piu' paura. la tortura fisica e psicologica
25.In un amore cerco.. alchimia
26.Il mio sogno ricorrente. ascensori che salgono o scendono all'infinito e cadute nel vuoto
27.Il mio incubo (inteso come sogno, altrimenti vedi #24) peggiore. non riuscire a spostarmi o ad urlare di fronte all'imminente pericolo
28.Mi fa sempre ridere.. serata con amici e buon vino
29.La domanda che farei a Dio se avessi l'occasione di parlargli a quattr'occhi. qual'è il nostro fine ultimo? se c'è un creatore deve esserci anche un fine? non rispondi? ahah sgamato! non esisti.
30.E' bello.. guardare il cielo e sentirsi vivi
31.E' brutto.. l'incomunicabilità
32.Mi fa veramente schifo.. la mancanza di etica di governi e multinazionali, giustificata con esigenze di realismo e di mercato.
33.La qualita' che vorrei avere. autocontrollo, sicurezza e determinazione
34.Le mie manie sono fissata con l'igiene ed ho il terrore delle malattie
35.La tua stagione preferita? primavera
36.Preferisci il cane o il gatto? il cane, ma credo potrei vivere solo con un gatto
37.Qual è il peccato capitale che rischi di più? accidia
38.Cosa pensi piaccia di te agli altri? un bel carattere, capacità d'ascolto, tante idee
39.Come ti immagini il futuro? mi vedo sempre in movimento, senza soldi nè legami
40.Qual è la pazzia più grossa che hai fatto?io non le considero tali, forse il senso comune si, cmq ogni volta che decido di partire e poche ore dopo sono su un treno o su un aereo senza dire nulla a nessuno..

Ho bisogno di un consiglio dalla comunità internetiana

La domanda e:
Che fare quando il tuo uomo è frigido e ignorante?
a) Impartirgli un corso accelerato di letteratura russa afrodisiaca
b) Abbassarmi al suo livello ( vedi commento del post di Selma)
c) Trovarmi un altro uomo, possibilmente focoso ed erudito!!!!!!

Ho la vaga sensazione che la comunità internetiana mia suggerirà la terza opzione, ma stiamo a vedere!!!!!
Comunque consigliatemi al più presto perchè sono disperataaaaaaaaaa!!!!!! Sento puzza di bruciato, qualcosa mi sta andando a fuoco.......................

venerdì 19 gennaio 2007

sull'ignoranza

persino dostoevskij può essere tremendamente afrodisiaco

domenica 14 gennaio 2007

perchè le donne in un preciso momento della loro vita indossano un casco di cioccolata...

la ricerca di documenti e prove empiriche, per quel trattato che ho in mente di scrivere, (v. post 19 novembre) si arricchisce giorno dopo giorno di nuovi elementi... come sapete, sono ben lontana dall'essere una femmena hystera-governata delusa e sostenitrice del girls-power, dirò di più, spesso invidio il loro modo semplicistico di vedere le cose e di affrontare la vita. chi di noi non si è lasciata intenerire da quello sguardo perso nel vuoto di chi non capisce assolutamente nulla di ciò che non abbia una consistenza meramente materiale? chi di noi non ha mai pensato che sarebbe davvero desiderabile, per una vita serena, non porsi domande sui propri sentimenti e le proprie percezioni?
dicevo, mie adorate, di avere nuovi elementi per la caratterizzazione di un particolare tipo di uomo:
il supereoe
di aspetto decisamente non piacevole, magro da far compassione, nativo di un paesino di montagna, dall'accento cantilenante e trascinato, cerca di bilanciare le mancanze dell'estetica con un corteggiamento mieloso, assiduo e stereotipato. nonostante dica di cercare la donna intelligente, originale ed imprevedibile, si comporta come l'ultimo dei primati (ovviamente in senso non cronologico-evoluzionistico): rose rosse al primo appuntamento, complimenti acritici e vomitevoli, il tuo sorriso è un diamante racchiuso in uno scrigno e simili, sguardo fisso sul corpo, il tuo, quello che dice di non aver notato, tutto intento com'era a contemplare la bellezza dei tuoi discorsi. la poverina cede alle lusinghe, comincia a frequentarlo e senza accorgersene si ritrova immersa in una rete iperprotettiva, il supereoe appare affidabile a pieno di attenzioni, ti fa da padre, fratello, amico, amante(..beh non proprio, nel senso che c'è di meglio..mooolto meglio... ), il suo snervante paternalismo diviene poco a poco necessario come l'aria. il manipolatore, appena si accorge di aver abbattuto tutte le difese della malcapitata, comincia a guardarsi intorno, frequenta caffè letterari, corsi di lingua straniera, di teatro, va in piscina, in palestra... ricomincia il suo patetico adescamento.. è capace di portare avanti anche tre relazioni contemporaneamente (dati freschi freschi alla mano).
da evitare...
ma c'è di peggio...

sabato 13 gennaio 2007

io me ne vengo oggi con i buoni propositi per l'anno nuovo

Si dice che a Capodanno, per avere taaanta fortuna, bisogna indossare un capo intimo di colore rosso: io NON l'ho fatto. Si dice che a Capodanno, per avere taaaaaaaaanta fortuna, bisogna gettare dal balcone qualcosa di vecchio: io NON l'ho fatto ( anche se in realtà ci avevo pensato: stavo per buttar giù il mio ragazzo........). Si dece che a Capodanno, per avere taaaaaaaaanta fortuna, bisogna mangiare lo zampone con le lenticchie: io, nonostante la mia fame molesta, NON l'ho fatto.
Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ho perso proprio la cognizione del tempo, nella mia testa NON mi sono ancora decisa a chiudere definitivamente il capitolo "vacanze di Natale", forse perchè la realtà di tutti i giorni non mi piace affatto.
Detto questo, sono pronta ad informarvi di quelli che sono i miei "buoni propositi" per l'anno 2007, sui quali è da un pò che rimugino:
1. NON avrò altro dio al di fuori di me ( a voi NON nominate il mio nome invano)
2. NON mancherò di santificare i giorni di festa dormendo tutto il giorno ( altro che chiesa e ca**ate varie)
3. NON sarò troppo scortese con mia madre e mio padre.........? ( qui ho ancora un attimo di indecisione)
4. NON ruberò
5. NON ucciderò ( forse con le parole ogni tanto, ma nulla di grave)
6. NON dirò falsa testimonianza.....................d'altronde, perchè mentire?! Le cose si devono dire sempre chiaramente
7. NON mancherò di commettere atti impuri, spero più dell'anno scorso, ovviamente fidanzato permettendo ( ma NON ne faccio un dramma:un ragazzo inutilmente pene-munito si può sempre cambiare con un altro o al massimo, come Selma mi insegna, si può sempre dotare di quel simpatico anello vibrante.........................)
8. NON amerò il mio prossimo come me stessa, sicuramente meno dell'anno scorso
9. NON desidererò le cose di altri
10. cercherò di NON desiderare l'uomo di altre, anche se sarà difficile
11. riprenderò a fare sfoggio della mia strabiliante cazzimma ( attenzione!!! Al liceo sono stata eletta miss Cazzimma, quindi faccio sul serio!!!!)
Beh, nonostante tutti i NON, NON mi aspetto un anno negativo!!!!!
Ciao a tutti e alla prossima
La vostra affezionatissima

domenica 7 gennaio 2007

anno nuovo...malinconia endemica

non sto per cominciare un pippone dei miei, non temete, o almeno non è nelle mie intenzioni.
stendo un velo su questi ultimi 3 giorni, adoro illudermi, sono la david copperfield di me stessa, ne vado fiera e sfido chiunque a provare a farmi mettere i piedi per terra. decreto inoltre l'incommentabiltà di queste prime due frasi, pena l'eliminazione a vita del contatto dalla mia magic diary.
voce fuori campo: non cel'ha fatta, ecco il solito sproloquio pseudoesistenzialista...
Sono a roma, nella mia casa finalmente vuota e sto bene. C'è chi rifugge la solitudine, poichè non ha il coraggio o la voglia di affrontarsi (e tutto ciò è piuttosto banale ma mi serve per la costruzione simmetrica di un pensiero che ancora non ho). C'è chi si trova completamente immerso in essa, la accetta come un dato, non fa nulla per allontanare o avvicinare le persone, pensa di essere irresistibilmente trasparente (nel senso di ininfluente), nulla senza se stesso ha senso, nulla intorno a se stesso ha valore (qui è la persona in questione a voler essere piuttosto banale, ma poichè, ahimè, la adoro non glielo dico). C'è chi per qualche tempo la cerca con nevrotica bramosia, finalmente al silenzio, giù la maschera, giù la paresi del sorriso, via le argomentazioni convincenti, le frasi di circostanza, le battute trash, (scriverò prima o poi qualcosa sulla terapeuticità del trash a piccole dosi) via la necessità fisica di essere amata da tutti e a tutti i costi (in questo caso, poichè mi ci rivedo, non c'è nulla di banale). Dunque sono sola, serena eppure avverto come una zavorra addosso, non è il capitone, neppure lo zampone, vi ricordo che ho vomitato tutto il pranzo di natale e che memore dell'esperienza di insana ingordigia ho cercato di mantenermi leggera per il resto delle vacanze... o forse si, pasta al forno e soppressata a pranzo...vabbè ho risolto l'arcano, scherzetto pseudoesistenzialista allora!
ciao ciao...